5 modi alternativi per riutilizzare le bucce delle patate
“La patata da più forza quanto è cotta con la scorza”, “Cielo a catinelle acqua a pecorelle” e potremmo continuare all’infinito se si trattasse di un articolo sui modi di dire. Ma non lo è!
Oggi parleremo della patata o meglio della sua buccia, una risorsa preziosa non solo in cucina.
La patata è un ingrediente povero che si presta in numerosissime ricette, ma anche la sua buccia lo è! Il proverbio ne esalta le sue proprietà, quindi, “fidarsi è bene”...e anche d’obbligo, potremmo aggiungere! Oggi siamo in vena di modi dire, a modo nostro però!
Parole a parte passiamo ai fatti perché la buccia di patata ha una concentrazione maggiore di potassio rispetto alla banana e molta più vitamina C rispetto all’arancia. E non finisce qui: questa risorsa preziosa contiene anche una gran quantità di fibre.
Un concentrato di lati positivi, quindi...e quelli negativi?
In apparenza l’unico potrebbe essere la solanina, una sostanza contenuta nella buccia, indispensabile per la difesa naturale del tubero contro insetti e funghi, ma che potrebbe rivelarsi dannosa per l’uomo solo in concentrazioni elevatissime! Come capire se la solanina è troppa? È tutta una questione di colore e di maturazione! La buccia delle patate non dovrà essere verde, quindi se avete appena acquistato delle patate dal banco di frutta e verdura di Lidl, conservatele in luogo buio al di sotto dei dieci gradi. Le patate germogliano in primavera quindi con una temperatura più alta i tuberi potrebbero ricevere il messaggio sbagliato e diventare verdi di rabbia! Ma noi vogliamo tenere la solanina lontana dai nostri tuberi!